Alla scoperta di Cantina Caleffi, azienda vinicola lombarda che produce il suo vino puntando su territorio, sostenibilità ed esperienza.
Il valore, si sa, sta nella differenza. Una realtà riesce ad assumere un’identità definita, un proprio significato più delineato e più pregno, solo infilandosi negli spazi lasciati vuoti dagli altri e facendo leva su quelle unicità e particolarità che la contraddistinguono e la fanno emergere. Cantina Caleffi è il perfetto esempio di questo concetto: ramo di un’azienda agricola lombarda di lunga tradizione, è nata proprio dall’idea di distinguersi dai concorrenti nel mercato del vino, facendo leva sul legame col territorio, sul recupero di pratiche della tradizione (e per questo sostenibili), e sulla creazione di una vera e propria esperienza enoica che coinvolga il cliente finale al di là del prodotto. La presenza sempre maggiore nei più importanti locali di ristorazione italiani e non ed il fatturato in crescita sono la prova che questa idea funziona.
L’innovazione nella tradizione: la storia e i valori di Cantina Caleffi
La famiglia Caleffi ha incrociato la sua storia con quella del settore agricolo dai primi anni del ‘900, quando l’area intorno a Spineda – comune in provincia di Cremona dove ha sede ancora oggi l’impresa – era tra le predilette per le attività di agricoltura e allevamento. Solo nel 2018, però, i membri delle nuove generazioni hanno avuto la fortunata idea di vendere il vino prodotto internamente, cercando di creare qualcosa di diverso da tutti gli altri.
E’ nata così Cantina Caleffi, che si distingue innanzitutto per i metodi di produzione impiegati: come rivelato alla rivista Forbes da Mattia Caleffi, che porta avanti l’impresa insieme al padre Davide e allo zio Emanuele, “la volontà” di partenza era quella “di valorizzare i saperi tramandati da generazioni”. Per questo, negli 8 ettari di vitigni di loro proprietà e nel loro stabilimento vengono ogni giorno recuperate pratiche “ancestrali” di coltivazione della vite e di vinificazione, come la rifermentazione in bottiglia, che vanno a stringere sempre più il legame con il territorio autoctono, dando vita ad una nuova idea di sostenibilità agricola e, nel concreto, ad un vino naturale, di qualità e con le caratteristiche dei vini “di un tempo”.
Oltre al recupero della tradizione, la grande innovazione di questa azienda sta nella creazione di una vera e propria wine experience che coinvolge in maniera diretta il consumatore. Tante sono infatti le visite organizzate nella cantina, che permettono ai clienti di seguire da vicino tutti i passaggi di lavorazione, dai filari all’imbottigliamento e che terminano con esclusive degustazioni guidate, così come numerosi sono i pranzi e le cene ai quali si può partecipare nell’agriturismo Caleffi. Ancora più innovativo è poi l’evento Wine lovers sunset, ideato per attrarre il pubblico più giovane (ma non solo), e che consiste in feste con musica che prendono vita ogni weekend d’estate tra i filari della cantina, per “pensare di non essere più alla periferia di Spineda, ma in una discoteca di Ibiza”, come racconta Mattia a OglioPoNews.
I risultati e gli obiettivi futuri dell’azienda
Con 36mila bottiglie di rossi e bianchi naturali prodotti all’anno, l’azienda Caleffi è riuscita a ritagliarsi il suo spazio nel settore e a creare la propria identità definita, al punto da essere presente in alcuni dei wine bar e ristoranti più rinomati al mondo, e da essere citata dalle guide ufficiali. A livello di fatturato, “La crescita è stata costante” nel tempo e, negli ultimi tre anni in particolare ha avuto un tasso di incremento composto del +56%, come afferma sempre Mattia nell’intervista a Forbes.
E ora? I risultati ottenuti sono solo il punto di partenza per nuovi importanti progetti. Primo tra tutti, il lancio nel 2024 del sito e-commerce, che permetterà una più vasta copertura commerciale e un’esperienza personalizzata per ogni utente. Ancora, Cantina Caleffi guarda all’espansione internazionale, con particolare interesse per i mercati di America, Asia e Medio Oriente, senza però trascurare il territorio da cui provengono. Un altro obiettivo fondamentale per il futuro dell’azienda è infatti quello di inserirsi nella rete di operatori locali in Lombardia e in Italia, per dare vita ad iniziative umanitarie, culturali ed artistiche, aumentando così il suo impatto sociale.
Tutto questo, continuando a puntare su quelle qualità e particolarità che hanno reso e continuano a rendere l’impresa diversa e unica, ossia l’innovazione nella tradizione e “la valorizzazione dei prodotti attraverso la proposta di momenti unici ed esclusivi nel luogo in cui essi stessi nascono” che – dicono alla rivista economica – “è nostra convinzione, rimarrà la chiave per il successo delle cantine del futuro”.
